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Gli Avvistamenti UFO in Italia

Gli Avvistamenti UFO in Italia

La casistica ufologica italiana raccolta nella lunga attività del Centro Italiano Studi Ufologici ammonta ad oltre 15.000 segnalazioni di avvistamenti di fenomeni aerei anomali, che spaziano in un arco di tempo compreso tra il 1900 ed il 2004 compreso.

Tale imponente mole di informazioni rappresenta la documentazione più completa attualmente disponibile sulla presenza del fenomeno UFO in Italia, prova tangibile ed inequivocabile dell’esistenza di un’enorme massa di testimonianze relative all’osservazione di fenomeni apparentemente inusuali.

Per saperne di più sul Fenomeno UFO e sull’Ufologia …

Buona parte di questa casistica è stata inserita dal CISU su elaboratore elettronico: il processo di aggiornamento e manutenzione procede regolarmente, nonostante la grande quantità di informazioni da gestire.
Una serie di analisi statistiche preliminari è stata eseguita su un campione di avvistamenti UFO italiani verificatesi tra il 1900 ed il 1994.

Un nuovo database interrogabile di oltre 13.500 avvistamenti italiani (1900-2004) è ora online. Ogni evento viene riportato sotto forma di dati fondamentali, inclusa la sua classificazione tipologica.

Il CISU ha messo a punto una serie di specifiche per l’archiviazione elettronica delle segnalazioni italiane di avvistamento UFO, destinate a gestire l’enorme patrimonio informativo sulla base dei più aggiornati standard informatici ed integrandolo con una serie di informazioni addizionali, ritenute importanti per l’analisi della casistica.

 

LE ONDATE DI AVVISTAMENTI

Nel corso di periodi solitamente limitati a uno o pochi mesi è stata registrata una elevatissima concentrazione di avvistamenti UFO su un territorio nazionale o inter-regionale.

Questi periodi sono chiamati “ondate” e rappresentano un ulteriore argomento di studio, mirato a comprendere le cause che determinano tali situazioni.

Al di là dell’innegabile ruolo determinante giocato dagli organi di informazione (responsabili sia dello scatenamento dell’ondata che della sua successiva estinzione), sono state proposte cause disparate, incluse particolari situazioni di inquietudine sociale ed economica.La mancanza di studi sistematici e di ampia portata ha tuttavia impedito, fin’ora, la verifica di tali ipotesi.

Le Ondate di Avvistamenti UFO in Italia
1950
Italia Settentrionale-Centrale
1954
Italia Settentrionale-Centrale
1973
Italia Settentrionale-Centrale
1978
Italia Centrale-Meridionale

Intensi periodi di avvistamenti sono stati registrati anche nel 1952, nel 1963, tra gli anni 1974 e 1977, tra il 1985 ed il 1987, come pure intorno alla metà degli anni novanta.

Con il termine “flap” si indica, invece, un breve, ma intenso periodo di avvistamenti UFO localizzato in un’area geografica piuttosto ridotta (una zona o una provincia).

Queste ondate influenzano anche la distribuzione geografica degli avvistamenti UFO italiani nel loro complesso.

Tale distribuzione, comunque, è a sua volta strettamente dipendente dalla presenza sul territorio di organi di informazione ed appassionati in grado di catalizzare e divulgare le testimonianze di coloro che ritengono di avere osservato un fenomeno aereo anomalo.

 

LA CASISTICA LOCALE

Le segnalazioni di avvistamento traggono origine da una moltitudine di fonti eterogenee (giornalistiche, testimonianze dirette, inchieste, “voci”), per lo più di carattere locale.

Si è quindi ritenuto opportuno, anche alla luce delle considerevoli dimensioni quantitative delle informazioni disponibili, di strutturare la gestione della casistica su base regionale o provinciale.

CATALOGHI REGIONALI
A partire dagli anni ottanta, il Centro Italiano Studi Ufologici ha promosso la stesura di una serie di Cataloghi di segnalazioni di avvistamento UFO su base provinciale e regionale.

Obiettivo ultimo del Progetto, tutt’ora in corso, è la raccolta, la selezione e l’aggiornamento sistematico della casistica ufologica italiana.

E’ disponibile la versione aggiornata del Catalogo della regione Puglia, suddiviso nelle relative province. Principali avvistamenti e storia del movimento ufologico anche per le regioni Campania,Lombardia e Lazio.

 

GLI AVVISTAMENTI NEL TEMPO

Dalla fine degli anni quaranta ad oggi la descrizione degli avvistamenti UFO e la tipologia degli stessi, pur mantenendo una certa base di continuità, hanno subito un’evoluzione costante ed abbastanza profonda.

Fino agli anni sessanta una parte considerevole di avvistamenti era diurna e a buona parte delle osservazioni nottturne venivano spesso associate, direttamente o indirettamente, delle caratteristiche “tecnologiche”. Gli incontri ravvicinati erano meno frequenti e praticamente sempre vicini all’idea del “disco volante” atterrato per qualche attività ricognitiva ed arricchito dalla presenza di qualche occupante con spiccate caratteristiche tecnologiche (scafandro, casco, ecc …).

Probabilmente l’influenza del “boom tecnologico” e della corsa all’esplorazione spaziale aiuto’ a creare una sorta di stereotipo, da cui si alimenterano cinema, pubblicità e televisione, per poi diventare loro stessi sviluppatori e diffusori dello stereotipo stesso.

Consulta ed interroga il Database delle fonti gionalistiche raccolte dall’Operazioni Origini nell’ambito dello studio della nascita e dello sviluppo del fenomeno dei “dischi volanti”, relative al periodo 1946-1954.

A partire dagli anni settanta le descrizioni degli avvistamenti aumentarono in quantità (probabilmente in virtù del maggior numero di organi di informazione e di appassionati in grado di raccogliere le segnalazioni) ed incominciarono a perdere i connotati tipicamente “tecnologici” di un tempo, per diventare sempre più multiformi e strane.

Probabilmente la stessa maggiore consapevolezza dell’esistenza di un “fenomeno UFO” portò sempre più persone a raccontare le proprie osservazioni di fenomeni, solitamente luminosi e nel cielo notturno, ritenuti inspiegabili.

Gli stessi “incontri ravvicinati”, ancora più numerosi, diventarono sempre meno degli incontri con dei “piloti di astronavi” per trasformarsi sempre più in incontri con esseri bizzarri e dal comportamento spesso illogico.

Come dire che i dischi volanti di un tempo non esistono più, travolti dall’evoluzione dei costumi e dei tempi.

 

A titolo di esempio vengono presentate le liste delle segnalazioni di presunti fenomeni aerei anomali verificatesi in Italia nel 1990 e nel 1991, come pure quella relativa a tutti i casi di avvistamento UFO avvenuti in Italia tra il 1900 ed il 1947.

Tutti questi casi sono caratterizzati da una qualità delle fonti di informazioni piuttosto varia e, generalmente, bassa, essendo prevalentemente legata ad organi di informazione giornalistica.

Inoltre, come si è potuto verificare sulla base dell’esperienza accumulata (e che trova riscontro anche nella maggior parte dei paesi stranieri dove operano altre serie organizzazioni di ricerca ufologica), una percentuale superiore al 90% delle segnalazioni può trovare una spiegazione in termini convenzionali o, comunque, non dispone di dati sufficienti per potere essere valutata secondo i necessari criteri qualitativi che presuppone un approccio basato sul metodo scientifico.

Sono gia’ state eseguite alcune analisi statistiche preliminari tese ad individuare le caratteristiche di distribuzione, soprattutto nel tempo e nello spazio, dei casi italiani, seppure limitatamente ai (non sempre molti) dati disponibili.

Per l’anno 1978, in particolare, il C.I.S.U. ha un progetto di studio specifico, teso a raccogliere e catalogare al meglio l’enorme massa di segnalazioni (stimabili in circa 2.000) verificatesi durante la più grande ondata di avvistamenti che abbia interessato l’Italia.

Una tabella statistica preliminare è disponibile per una migliore approssimazione della distribuzione mensile regionale degli avvistamenti del 1978.

LE TIPOLOGIE DI AVVISTAMENTO UFO

I casi di avvistamento UFO sono particolarmente variegati, anche in considerazione del fatto che si basano fondamentalmente su testimonianze umane e non su registrazioni meccaniche.

E’ stato comunque necessario cercare di ricondurre tali avvistamenti in categorie basate fondamentale sulle caratteristiche descrittive delle osservazioni e sulla distanza intercorrente tra testimone e fenomeno. In questo modo sono stati creati dei raggruppamenti di segnalazioni tra loro relativamente omogenee e, quindi, teoricamente adatte a delle analisi statistiche.

Nonostante l’esistenza di altre proposte, la classificazione al momento più usata e’ quella sviluppata nei primi anni settanta da J.A.Hynek. Pur essendo talvolta piuttosto generica ed incapace di descrivere la complessità del fenomeno UFO, rimane comunque un sistema di riferimento universalmente impiegato da praticamente tutti gli studiosi della materia.

Tipo
Descrizione
Luci Notturne
Fenomeni luminosi solitamente non strutturati osservati nel cielo notturna ad una certa distanza dal testimone. Costituiscono la grande maggioranza di tutti gli avvistamenti UFO raccolti.
Dischi Diurni
Fenomeni luminosi o di aspetto apparentemente solido osservati nel cielo diurno ad una certa distanza dal testimone.
Casi Radar-Visuali
Casi di avvistamento rilevati da apparecchiature radar, talvolta con una contemporanea osservazione visiva.
Incontri Ravvicinati
Fenomeni osservati al suolo o in sua prossimità, con tracce o presenza di “entità animate”, osservati a breve o brevissima distanza dal testimone.

I CASI PIU’ INTERESSANTI

Tra i tanti tipi di avvistamento UFO ve ne sono alcuni che risultano più interessanti di altri, solitamente a causa del più elevato contenuto di “stranezza” presente nei resoconti testimoniali (spesso dovuto alla ridotta distanza esistente tra testimone e fenomeno).

Su di essi si sono sviluppati attenzioni e studi specifici, al fine di specializzare l’analisi su eventi apparentemente tra loro omogenei.

Tipo
Descrizione
Incontri Ravvicinati
Si tratta di quegli avvistamenti in cui la distanza tra testimone e fenomeno è inferiore ai 150 metri ed il fenomeno stesso si trova al suolo o a pochissima distanza da esso. Vi possono essere effetti temporanei (es.: interruzioni di corrente, disturbi elettromagnetici, inquietudine di animali) oppure duraturi (tracce su suolo o vegetazione, effetti fisiologici), osservazioni di “entità animate” o addirittura eventi eccezionali di “tempo mancante” o “contatto”.
Casi con Tracce
Si tratta, spesso, di “incontri ravvicinati” che includono la presenza di tracce su suolo e/o vegetazione trovate dopo un avvistamento, ma molte volte sono semplici scoperte di strane tracce senza alcuna osservazione di fenomeni aerei anomali, a cui vengono comunque associate in virtù della loro stranezza e di alcune caratteristiche comunemente associate all’idea popolare di “UFO”.
Casi Fotografici
Si tratta dei casi in cui viene presentata una documentazione fotografica o video (o cinematografica) a supporto del racconto testimoniale. In alcuni di essi, si è in presenza di bizzarri fenomeni comparsi nelle immagini sviluppate ma non osservati ad occhio nudo. Nella stragrande maggioranza di questi eventi si tratta di difetti di ripresa o di sviluppo o, ancora, di corpi esterni ripresi accidentalmente.
Avvistamenti di Piloti
Si tratta di casi in cui i testimoni sono piloti militari o civili, solitamente in volo. Vista la particolare preparazione dei testimoni e la specifica particolarita’ della situazione di avvistamento, a questi casi viene attribuita una particolare importanza.

 

GLI UFO: QUANDO E DOVE

Le regioni italiane dove maggiori sono le segnalazioni di avvistamento UFO sono proprio quelle dove più alta è stata la concentrazione di organi di informazione disposti a divulgare notizie del genere e di appassionati in grado di raccoglierle (talvolta di “stimolarle”) sul territorio.

La distribuzione geografica degli avvistamenti è sensibilmente influenzata dalla presenza di “ondate” e “flap” e viene quindi continuamente modificata.

Nel passato sono state avanzate speculazioni e teorie piu’ o meno fantasiose sulla presenza di eventuali traiettorie o luoghi preferenziali di osservazione per i fenomeni aerei anomali. Nessuna è pero resistita ad un minimo approccio critico.

Non esiste alcuna evidenza particolare dell’esistenza di località dove sia più probabile essere testimone di un avvistamento UFO. Esistono luoghi che, per vari motivi, hanno fatto registrare in taluni periodi una serie di avvistamenti (facendo ritenere ad alcuni la presenza di fantomatiche “basi”!), ma la ragione di ciò è spesso riconducibile a specifiche condizioni estemporanee. Altra cosa è la presenza di località (es.: Hessdalen, in Norvegia) dove esiste una presenza ricorrente di fenomeni aerei anomali.

Negli anni sessanta si incominciò a ritenere che gli avvistamenti si concentrassero prevalentamente in luoghi isolati, quali a volere intendere un disegno intelligente teso a “celare” tale attività. Tale correlazione è quantomeno molto discutibile ed una valutazione della “probabilità di presenza testimoniale” nei luoghi di avvistamento porta, in realtà, ad evidenziare una stretta relazione tra evento e testimone.

La distribuzione temporale degli avvistamenti è stata sempre caratterizzata da una maggioranza di eventi avvenuti nel corso delle ore notturne (seppure negli anni quaranta e cinquanta vi fosse una forte componente di osservazioni diurne).

Tale tendenza è stata interpretata in vari modi (tentativo di “nascondersi” da parte del fenomeno o da parte dei velivoli sperimentali responsabili di una parte degli avvistamenti, per esempio), ma appare probabile che la ragione principale siano le particolari condizioni percettive e psicologiche in cui gli osservatori si trovano durante le ore notturne.

Praticamente, la maggioranza degli avvistamenti notturni sarebbe prodotta dalla stessa maggioranza di eventi UFO che trovano una spiegazione. Le specifiche condizioni delle ore notturne favorirebbero i testimoni a non riuscire ad identificare fenomeni naturali od artificiali responsabili di quanto da loro visto.

 

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